L’arte moderna alla prova del tempo: dal XIX al XXI secolo
Dalla fine dell’Ottocento inizia il movimento che porterà l’arte a volersi distaccare dai canoni che per secoli l’avevano “abitata”. Così l’arte moderna nasce da tanti fattori diversi, tra cui il rifiuto per l’ideale di bellezza dall’antichità, l’apertura alla sperimentazione con materiali e forme, nuove modalità di vivere l’arte riproducendo scenari reali e sempre meno idealizzati; oppure, sempre più simbolici, o selvaggi, o magari legati alla spiritualità, fino ad arrivare alla pura arte astratta.
Gli artisti si liberano del passato… ma fino a che punto? L’arte moderna crea delle “avanguardie” per trovare nuove forme visive e guarda anche altrove.
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Le sperimentazioni che hanno cambiato l’arte
Tra le prime tappe dell’arte moderna ci sono le opere del cosiddetto “Salon des refusés”, il salone dei rifiutati dalle Belle Arti ufficiali, che riproducevano soggetti considerati osceni. Celebri sono la Colazione sull’Erba di Manet, oppure L’origine del mondo di Courbet. Continua la sua strada con lo sfaldamento della visione degli Impressionisti (l’impressione è più importante della realtà), poi con i simbolisti che rievocano i sogni, le visioni allucinate di Van Gogh, gli Espressionisti e Munch che vivono le emozioni sulla tela, i Divisionisti che analizzano i colori puri, fino ad arrivare ai grandi movimenti del Novecento.
Qui la “rottura” con il passato è netta, e Pablo Picasso è tra i protagonisti del Cubismo che arriverà a scomporre totalmente la visione classica, come le forme “spirituali” e astratte di Kandinsky. Contemporaneamente arriveranno il Futurismo in cui luce e dinamismo vivono nelle opere, il Dadaismo delle idee più ironiche e dissacranti; fino al Surrealismo, di cui Dalì rese popolari tante immagini. Solo alcune delle tante correnti che crearono l’arte moderna e che resero possibile un terreno culturale e artistico unico nella storia dell’arte.
Le evoluzioni arrivarono fino alla pittura metafisica di De Chirico, e alle innovazioni totali del Suprematismo russo di Malevič – in cui non esiste più immagine, ma pura poesia delle forme geometriche.
Tra arte moderna e contemporanea
Tra la prima e la seconda guerra mondiale, nascono tante manifestazioni artistiche che rimarranno fondamentali per tutta l’arte cosiddetta contemporanea, che nasce più o meno negli anni Sessanta.
Le relazioni con architettura e design si fanno stringenti con i movimenti dell’Art Nouveau, il rigore di Mondrian, il razionalismo della scuola tedesca del Bauhaus e del Costruttivismo russo.
Da qui nascono molte delle idee che ancora oggi permeano i nostri oggetti, la visione del mondo, e che nell’arte trovano il corrispettivo nei movimenti della Pop Art di Warhol, nella pittura d’azione di Pollock o in quella astratta di Rothko – in questo momento era la cultura americana a dominare la scena.
Una corrente fondamentale che ancora oggi sembra pervadere la nostra società è quella del Minimalismo, che forse rimane un’espressione destinata a permeare lo stile non tanto dell’arte contemporanea, quando del nostro arredo, abbigliamento, degli oggetti che usiamo e di come vediamo il mondo. Nonostante qualche tentativo neo-barocco della moda, sembra che ancora l’arte moderna minimal del Novecento sia nel nostro sguardo!