La lettera G
È la settima lettera del nostro alfabeto italiano, e la pronunciamo tutti gi come consonante, anche se all’interno della nostra lingua, il suo suono può variare.
La lettera G rappresenta il suono di una consonante affricata palatoalveolare sonora, la g dolce o la g palatale. Vediamo come funziona nella lingua comune…
Indice degli argomenti trattati
I suoni della lettera G
Si scrive G come lettera semplice davanti alle vocali E e I (come in gelo o giro), mentre si scrive GI con la I che diventa muta, davanti ad altre vocali (come giusto, giovedì, giada). In alcuni casi anche davanti alla E come nella parola igiene.
La lettera G diventa simbolo del suono della consonante esplosiva velare sorda, detta G dura oppure G gutturale, davanti alle vocali A e U (come gatto o gusto), e davanti alle consonanti diverse dalla N e alla fine della parola (es. gloria, grande, sugo). Davanti alle vocali I ed E, in questo caso si scrive GH (ghirlanda, righello).
Come consonante affricata palatoalveolare tra le vocali, oppure preceduta dalla vocale e seguita da una semiconsonante, diventa sia tenue (agenzia), oppure rafforzata (leggere). Nella posizioni di grado medio il suono diventa come targa o mango.
La lettera G in combinazione con la L
La lettera G fa parte del diagramma GL che rappresenta un suono distinto nella nostra lingua, palatale laterale sonoro. Si scrive GL davanti alla I (maglina), e si scrive GLI davanti alle altre vocali (maglietta, foglia). Questo suono-lettera non è mai seguito da una consonante.
Tra le vocali, oppure preceduto da una vocale e seguito da una semiconsonante, GL è sempre rafforzato (paglia, miglio), mentre in altre posizioni è di grado medio (fargli).
Diventa di valore GL duro davanti a lettere diverse dalla I, come in glottologia o glutammato, e quando inizia la parola (glicine).
Anche quando è preceduta dalla N la lettera G diventa dura come in anglosassone, e nella coniugazione del verbo siglare e del verbo negligere o dei suoi derivati (negligenza).
La lettera G in combinazione con la N
Nel diagramma GN si rappresenta il suono di una consonante nasale palatale sonora, che tra due vocali oppure preceduto da una vocale e seguito da una semiconsonante diventa sempre di grado rafforzato come suono (agnello, rogna), mentre nella altre posizioni è di grado medio.
La forma della G nella stampa
Nella forma minuscola dei caratteri può avere due forme diverse: una semplice con la coda aperta, e un’altra elegante con la coda chiusa (più sinuosa): g o g.
Ricordiamo che come lettera fu introdotta nell’alfabeto latino intorno al III secolo avanti cristo, creata dall’aggiunta di una barretta alla C (derivata dalla gamma Γ dell’alfabeto greco), per distinguere il suono sordo della K-C, dal suono sonoro della G.
La lettera G come abbreviazione
All’interno di vari linguaggi, la G si usa in modo diverso:
- in botanica significa i costituenti del gineceo
- in fisica è simbolo del Gauss
- in matematica indica un gruppo algebrico, il terzo coefficiente della I forma quadratica fondamentale di una superficie, e il baricentro di una figura
- in astronomia indica una classe spettrale di stelle gialle e poco luminose
- in metrologia è il simbolo del grammo, indica il prefisso giga (10′), e l’accelerazione di gravità
- in musica indica la nota Sol (la g era usata nelle note antiche per mezzo di lettere alfabetiche).