Grazzano Visconti
Grazzano Visconti ha una lunga storia di epicità e arte alle spalle: la prima volta che fu citata in documenti ufficiali era intorno all’anno 1000 d.C. Si parlava allora di alcune terre che furono poi donate in seguito al Monastero di San Savino di Piacenza. Grazzano Visconti è un borgo medioevale in cui è presente l’omonimo castello, meta per i turisti di tutto il mondo. Il castello fu costruito in pietra e laterizio, è visitabile ed è stato restaurato: i lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1395. Da allora sono molte le storie che si susseguono: fu concesso a Bernardo Anguissola dall’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo. Nel 1459 fu oggetto di contestazione con il Duca di Milano Filippo Maria Visconti, ma Francesco Sforza confermò la proprietà agli Anguissola.
Grazzano Visconti subì anche una sconfitta nel 1521: fu rasa al suolo e anche incendiata dai francesi, mentre nel 1526 la assalirono i Lanzichenecchi. Negli anni, in ogni caso, il feudo rimase di proprietà degli Anguissola, fino al 1870, quando l’ultimo discendente morì senza eredi. Andò alla moglie Francesca Visconti. Qualche anno dopo, si iniziarono numerosi lavori: si sistemarono la fontana, il pozzo, il palazzo Podestarile, la torre merlata. Non solo, tuttavia, perché si deve proprio a Giuseppe Visconti di Modrone il borgo pittoresco medioevaleggiante che è oggi. Decise di creare un vero e proprio villaggio di stampo revivalistico. Nel 1986, Grazzano diventò ufficialmente una città d’arte.
Nei pressi del castello si snodano il parco e il borgo. Il castello è visitabile al prezzo di 16.00 euro per gli adulti, 8,00 euro per i bambini, mentre per i gruppi il biglietto costa 13,00 euro a testa. Si può in ogni caso scrivere al seguente indirizzo per avere maggiori informazioni: visite@grazzanovisconti.com. Anche il parco del castello è soggetto a visite guidate: il numero di telefono per prenotare è 351 2778162. Il parco, così come il borgo, è stato commissionato da Giuseppe Visconti di Modrone: si estende per circa 120000 metri quadri. Il borgo è aperto tutto l’anno: numerose sono le manifestazioni e i mercatini, in particolare quelli durante le festività natalizie.
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Cosa vedere a Grazzano Visconti
È indubbio che per la sua storia e per la sua bellezza, Grazzano Visconti ci porti indietro nel tempo. Camminare per il borgo, ai piedi del castello e del suo immenso parco, ci porterà a tornare indietro nel tempo, facendoci sentire come principi e principesse. Il borgo è pedonalizzato; numerose sono le stradine, le case affrescate. Passeggiare per le vie di questo posto regala una atmosfera unica nel suo genere, romantica e storica allo stesso tempo.

Armatura Medioevale
Qui vi sono anche numerosi commercianti, in particolare artigiani che lavorano il ferro o esperti nella battitura. Vi consigliamo di fare un salto anche nella Corte Vecchia: qui invece sono tenuti gli strumenti agricoli del passato. Vi segnaliamo inoltre un famoso evento che si tiene l’ultima domenica di Maggio: il Corteo Storico, la festa rievocativa delle tradizioni medioevali del tempo. Interessante è anche la presenza di una Escape Room a tema Inquisizione, locata vicino al Museo delle Torture.
Una menzione speciale va alla Chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. Pur essendo molto piccola, è estremamente suggestiva: le immagini della Madonna, molto vividi e particolari, gli interni con stucchi barocchi, mentre lo stile della facciata è stato restaurato e pertanto presenta dettagli neoclassici. All’interno, inoltre, potrete vedere l’organo settecentesco, tele risalenti al ‘700 e l’altare in marmo di fine ‘800. Sono presenti anche dei resti di un affresco che risale alla scuola giottesca.
Grazzano Visconti: cosa mangiare
Che cosa mangiare a Grazzano Visconti? Alcuni dei piatti migliori del posto sono gli gnocchi fritti, i pisarei e faso alla piacentina, i panzerotti piacentini e i tortelli burro e salvia o con ragù. La cucina è tipica emiliana, ma non mancano proposte della vicina Lombardia. Principalmente, comunque, ci troviamo di fronte a piatti di carne. Vi consigliamo di valutare dei taglieri per antipasto, ricchi di salumi e formaggi del territorio da accompagnare con lo gnocco fritto, uno speciale impasto tipico del territorio. Tra le altre specialità da provare, segnaliamo anche gli anvei in brodo, la coppa arrosto alla piacentina e lo stracotto d’asina con polenta. Girando il borgo, troverete trattorie ed osterie che vi offriranno menù tipici a prezzi fissi.

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